mercoledì 20 gennaio 2010

L' altro innocente

Affascinato e commosso dalla lettura de L' innocente di Gabriele D'Annunzio, Giuseppe Fraschetti dà un seguito alle vicende dei suoi protagonisti, Tullio Hermil e sua moglie Giuliana, ri-creando luoghi, psicologie, drammi e situazioni. Il romanzo prende avvio proprio là dove si interrompe la vicenda narrata da D' Annunzio, appunto all' omicidio del piccolo Raimondo per mano del suo patrigno. Schiacciato da latenti sensi di colpa, i due coniugi cercano in tutti i modi di dimenticare il passato, di ritrovare quella serenità turbata dal ricordo dell' adulterio e dell' infanticidio, ma ogni circostanza non fa altro che ricondurli a quei giorni, aumentondo ancor di più la distanza tra loro. Neanche la nascita di Eugenio riesce a sanare le loro menti, sconvolte anche dalla sorprendente somiglianza tra i due bambini. L' altro innocente è, inoltre, un' opera di costume, di indagine sociale: siamo già nel Novecento, si fanno strada le idee socialiste, la Grande Guerra è sempre più vicina. L' autore si è calato a fondo in questo periodo, assimilandone usi e convenzioni, lingua e stile: ha dato vita ad un romanzo storico a pieno titolo, dunque, con una propria trame e con personaggi che si definiscono sempre più man mano che ci si addentra nella lettura, ottenendo un risultato che pur rifacendosi al nobile precedente, non rimane legato e intrappolato al suo ricordo ma che, sua sponte, se ne libera, assumendo ben presto valore a sè stante.

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